Giochiamo?



Il gioco è uno dei più potenti e antichi mezzi per creare cambiamento e innovazione.

Il gioco é, in effetti, l’essenza dell’innovazione, poiché richiede - e sviluppa - una grande e sinergica creatività entro regole precise consentendo alle idee di emergere in maniera fluida e naturale. Se ci si pensa bene, è chiaro che qualsiasi progetto rivoluzionario, che riguardi un prodotto o la propria vita, necessiti di determinazione, responsabilità e la capacità di affrontare un rischio — ergo, richiede di “mettersi in gioco”.

Il gioco è un mezzo di interazione e comunicazione, ma anche un linguaggio che consente lo sviluppo di nuovi linguaggi. Permette di generare narrazioni originali e personali e ne consente la condivisione in un ambiente potenzialmente privo di giudizio; permette la crescita e il consolidamento naturale di un rapporto di collaborazione e comprensione reciproca. Per lo stesso motivo, il gioco, può essere considerato un elemento di ricerca spirituale oltre che culturale: richiede e permette, nella sua migliore versione, di vedere ed esplorare le connessioni e relazioni tra i partecipanti, il mondo e le sue dinamiche, di esplorare scenari ipotetici differenti e acquisire consapevolezza delle possibilità che essi offrono e, soprattutto, di esprimere la propria interiorità lungo il processo.

Tutto questo diventa possibile anche perché il gioco è soprattutto, in principio, un atto libero.
Se non lo è nell’intento, lo è nei processi, nello svolgimento, e fornisce una sensazione di libertà a chi vi partecipa. Di conseguenza permette di agire - lavorare - in maniera spontanea e divertente. Il divertimento, inoltre,e ha un effetto diretto sulla chimica del nostro corpo; quando giochiamo ci divertiamo, stiamo bene, abbattiamo le nostre barriere psicologiche e siamo più propensi a lavorare e interagire con gli altri, andando in profondità.
È importante ricordare, comunque, che la libertà del gioco è sottesa a specifici regolamenti che, tuttavia, non appaiono come limitanti e, pertanto, non disturbano l’autonomia del partecipante; al contrario, facilitano l’accesso alle nostre risorse e ne massimizzano la resa, permettendo di raggiungere e attuare idee di inaspettata qualità.

Riassumendo, il gioco è un potentissimo strumento dalle molteplici sfaccettature, che permette - tra le altre cose - lo sviluppo di creatività, immaginazione, empatia, capacità di ascolto, capacità e rapidità decisionale, analisi dei rischi e delle possibilità, problem solving, capacità improvvisativa. Per questi motivi, per questa suo grandissima potenzialità, ho deciso di integrare pienamente questo concetto nel mio lavoro e di farne il perno centrale.